I benefici di andare al lavoro in bicicletta #biketowork

Andare al lavoro in bicicletta è un ottimo modo per migliorare la propria salute fisica, mentale e ambientale. Ecco alcuni dei benefici di andare al lavoro in bicicletta:

  • Salute fisica: Andare in bicicletta è un’attività aerobica che aiuta a migliorare la forma fisica, la resistenza e la flessibilità. Può anche aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche come obesità, diabete e malattie cardiache.
  • Salute mentale: Andare in bicicletta può aiutare a ridurre lo stress, l’ansia e la depressione. Può anche migliorare l’umore, la concentrazione e la produttività.
  • Ambiente: Andare in bicicletta è un modo sostenibile per spostarsi. Non produce emissioni di gas serra e aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico.

Ecco alcuni suggerimenti per andare al lavoro in bicicletta:

  • Scegli una bicicletta adatta alla tua corporatura e alle tue esigenze.
  • Assicurati che la bicicletta sia in buone condizioni e che i freni funzionino correttamente.
  • Indossa un casco e abiti comodi e protettivi.
  • Pedala in modo sicuro e rispetta le regole della strada.
  • Goditi il viaggio!

Andare al lavoro in bicicletta è un ottimo modo per migliorare la propria salute e l’ambiente. Se stai pensando di iniziare a pedalare per andare al lavoro, ti incoraggio a farlo. Non rimarrai deluso!

#biketowork

Ma fa caldo e se arrivo in ufficio sudato?

Classica domanda estiva fatta al ciclopendolare# di turno… Andare in bici al lavoro quando fa caldo è innegabile che si possa sudare ma non è un problema insormontabile.

Anzitutto dipende dall’orario in cui vi mettete in sella per andare al lavoro. Se come me iniziate presto (nel mio caso alle 7:30 sono in ufficio) anche in estate non è un grosso problema.

Il mio attuale tragitto è di 14 km, partendo alle 6:45 senza spingere troppo sui pedali mi permette di arrivare in ufficio alle 7:20, in tempo per legare la bici, andare in bagno e darmi una veloce rinfrescata a viso e ascelle e indossare il cambio che mi sono portato per la giornata di lavoro ed essere pronto alla mia postazione alle 7:30.

Non è una cattiva idea prendersi più margine le prime volte per potere prendere confidenza con la nuova routine.

A quest’ora non fa ancora tremendamente caldo anzi nel caso di cielo nuvolo è possibile pedalare con temperature attorno ai 20°, quello che ci vuuole per una bella sveglia e per una bella ricarica di energia per affrontare la giornata.

Nel mio caso ma come penso nella maggior parte dei casi di chi fa un lavoro d’ufficio, non è disponibile una doccia e uno spogliatoio quindi ci si dovrà arrangiare a portarsi avanti e indietro tutti i giorni il proprio cambio oppure trovare un locale magazzino/deposito che ci permetta di lasciare il cambio per più di un giorno.

Le scarpe ad esempio possono sempre restare in questo magazzino ovviamente ben chiuse in una borsa di cellophane o in una sacca da palestra per evitare i malumori dei colleghi e per evitare di essere accusati di attentare alla salute degli stessi :).

Il problema del caldo non esiste nel tragitto di ritorno, ma è fuori discussione che occorra un abbigliamento adeguato per pedalare con 35°, personalmente indosso una t-shirt di cotone un paio di normali pantaloncini. E poi a casa la meritata doccia sarà un meritato premio.

Quindi riassumendo come posso andare in bici al lavoro e non arrivare tutto sudato in ufficio?

Ecco i consigli del #ciclopendolare

  1. Vestirsi leggeri e comunque avere un abbigliamento adeguato alla biciclettata.
  2. Se il tragitto è piuttosto lungo evitare di portarsi uno zaino sulla schiena ma sfruttare eventuali cestini, borse o portapacchi legati alla bici.
  3. Prendersi del tempo per pedalare con calma e quindi partire in anticipo evitando di faticare troppo
  4. Portarsi il cambio che dovrà avere anche una salvietta personale (quelle in microfibra formato asciugamano sono più che sufficienti)
  5. Il detergente per una rinfrescata e un deodorante può essere tenuto nel cassetto della scrivania con spazzolino e dentifricio.
  6. se volete non è vietato usare lo stesso abbigliamento da lavoro (nessuno dei miei colleghi si è mai lamentato) per più di un giorno e quindi avere in ufficio una sacca/zaino dove riporre una camicia e un paio di pantaloni leggeri è un consiglio che mi sento di dare.
  7. Non è impossibile trovare anche una soluzione per lasciare in ufficio le scarpe da usare la lavoro se in bici utilizzate delle scarpe sportive, e quindi avvolgerle in una borsa di cellophane da lasciare in una sacca da palestra in un deposito/sgabuzzino/magazzino del vostro ufficio.
  8. Meno roba avrete con voi in bicicletta e meno faticherete.
  9. Da sempre in fondo ad un cassetto della scrivania tengo una borsetta con un paio di calzini e un boxer freschi nel caso durante il tragitto casa lavoro venga sorpreso da un acquazzone imprevisto.

Lo so alcuni consigli sono scontati e banali, forse lo sono tutti, cercherò sicuramente di migliorare e di aggiornare questo articolo con eventuali nuove idee.

Buone pedalate a tutti

Fase 2 – Come faccio ad andare in bici al lavoro?

E se poi arrivo sudato? E se poi piove? Ma non dirmi che vai anche in bici d’inverno? E quando fa buio? Ma quanto tempo impieghi? E se fori? Ma non ti ammali con questo tempo? Di sicuro avrai una bici bella… ecc ecc ecc

Sono solo alcune delle domande alle quali proverò a dare risposta con la mia esperienza decennale di ciclopendolare in questo blog domande.

Oggi 4 maggio 2020, inizio della fase 2 per la ripartenza dalla pandemia che ci ha colpiti e che ha portato al Lockdown.

Vista l’esigenza di dovere mantenere il distanziamento sociale e il timore che tutti coloro debbano riprendere il lavoro useranno il proprio mezzo privato, al fine di evitare di bloccare le nostre strade con un traffico eccessivo, tra le tante proposte si sta facendo finalmente strada l’incentivare l’uso della bici, quindi ciclopendolarismo e bike to work.

Le proposte sono le più diverse, creazione di nuove ciclabili, incentivi per l’acquisto di biciclette, bici a pedalata assistita ecc… tutte cose buone , buonissime, da qualche parte ho anche letto della possibilità di incentivare l’uso della bici in funzione dei KM percorsi sulla falsa riga di quello che già avviene in altri paesi europei.

Sicuramente so che ci sono molte persone che sono tentate dal provare questa esperienza e che vorrebbero approfittare di questa situazione ma che appunto sono frenate da alcune o da tutte le domande che indroducono a questo articolo.

Un po’ alla volta proverò a dare qualche risposta a tutte queste domande a tutte le altre che mi/vi verranno in mente nei prossimi giorni.

Proviamo a rispondere quindi alla prima domanda nel titolo.

Come faccio ad andare in bici al lavoro?

La mia proposta è quella di prendere la bici che avete e l’abbigliamento che pensate possa esservi più comodo e provare un giorno in cui non dovete lavorare a fare il vostro tragitto casa lavoro, magari anche all’orario giusto.

Senza quindi la pressione di rischiare di arrivare tardi potrete vedere quanto tempo impighereste e in che condizioni arrivati sul posto di lavoro.

Ovvio che chi avrà 5 km da fare arriverà meno sudato di chi ne farà 20 di km.

Da queste prime due valutazioni, durata del tragitto e quanto arrivo sudato ci farà capire a che ora partire da casa e cosa non funziona del nostro abbigliamento/equipaggiamento.

Vi accorgerete subito di quanto il progetto di diventare ciclopendolari sia molto più semplice e gratificante di quanto possiate immaginare.

Buone pedalate a tutti.

il progetto Ciclopendolare.it

Logo Ciclopendolare

Non ho ancora ben chiara cosa diventerà o cosa non diventerà questo sito/blog. Non so che forma avrà e quale sarà la direzione che vorrà prendere. So solamente che è un’idea che mi frugava in testa da molti mesi e forse qualche anno e solo oggi, causa quarantena forzata dove tutti parlano di Fase 2 e di come ricominciare che mi sono deciso a registrare il dominio e cominciare a scrivere.

Mi presento sono Mirko, ad oggi ho 42 anni e da circa 10 anni vado al lavoro in bicicletta. Ho provato a fare un conto a inizio anno ed ho calcolato in questi 10 anni di avere percorso tra i 35000 e i 40000km in bicicletta solo sui tragitti casa-lavoro, in tutte le stagioni e ovviamente incontrando qualsiasi condizione meteo. Amo la bicicletta e la sensazione di libertà che mi regala ogni volta che salgo in sella e parto. Avendo una famiglia ed amando quella ancora di più della bici, ho trovato il mio equilibrio nell’andare in bicicletta al lavoro non sacrificando tempo a nessuno e dedicare quindi i fine settimana a mia moglie e mio figlio. Scriverò prossimamente con maggiori dettagli la mia esperienza in merito al mio bike to work.

Non sappiamo ancora quali saranno i provvedimenti che prenderanno i nostri governanti ma da più parti trapelano informazioni, proposte e consigli che volgono lo sguardo alla bicicletta come il mezzo di trasporto più congeniale alla fase di ripresa dalla pandemia COVID-19, per una serie innumerevole di vantaggi.

Penso e spero che molti pendolari pre pandemia prendano in considerazione la possibilià di spostarsi in bicicletta e di poter godere di tutti i benefici che questo può portare in primis a se stessi ma anche all’intera comunità.

Pertanto vista la mia seppur piccola esperienza personale ho pensato di aprire questo blog inizialmente per provare a portare qualche consiglio utile a chi voglia intraprendere questa esperienza, ma che per diversi motivi, non ha mai avuto il coraggio di provare a fare. Parleremo di biciclette, abbigliamento, scelta dell’itinerario ecc e se avrete qualche richiesta particolare non esistate a contattarmi.

Che questa piccola avventura sia un bel viaggio per me e per voi.

Buone pedalate